La Schiava by Ilan Asmes

La Schiava by Ilan Asmes

autore:Ilan Asmes [Asmes, Ilan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Erotica, Fiction
ISBN: 9788867553105
Google: GQXjAgAAQBAJ
Amazon: B00A2VRIDO
editore: Ilan Asmes
pubblicato: 2012-11-04T23:00:00+00:00


CAPITOLO 10

Quella sera a cena si fermarono anche le ragazze Janine fu presentata a Lena, Duska e Janka e parlarono rilassati, Leon che ogni tanto le metteva in bocca dei bocconi, lei che faceva uguale e poi lui la accarezzava, la baciava, senza badare alle ragazze che sorridevano, soddisfatte.

Quando fu l’ora di andare a letto lui disse, gli occhi in quelli di Lena.

- Perché non passate un po’ di olio profumato su Janine?

La ragazza capì e ordinò velocemente alle sorelle di procurarsi ciò che serviva, mentre Janine rideva.

- Ma no, perché?

Lui disse, serio.

- Perché mi piace sentirti liscia e profumata. Vieni, andiamo in camera.

La fece distendere sul letto e lui sedette su una poltroncina davanti e lei lo fissò, cominciava a sospettare qualcosa.

- Perché te ne stai lì?

Lui fece un risolino.

- Voglio guardare!

Janine si irrigidì appena.

- Cosa vuoi guardare?

- Tu e loro che vi…. Ungete di olio! E che vi date piacere!

Lei lo fissò a lungo, una ridda di sentimenti dentro; il primo era la ribellione, no, non voleva lasciarsi toccare da quelle tre donne e lei non voleva toccare loro! Poi vide il desiderio negli occhi di Leon e sentì che anche lei voleva che lui provasse piacere, così chinò appena il capo e disse, piano.

- Cosa vuoi che faccia?

Leon si sentì balzare il cuore, era proprio domata! Con un mezzo sorriso disse, accomodandosi meglio nella poltroncina.

- Tu niente, per ora, lascia fare a loro, sanno perfettamente cosa fare!

Dieci minuti dopo Lena, Duska e Janka, nude e sorridenti, erano intorno a Janine e la stavano massaggiando di olio profumato, come facevano sempre dopo il bagno depilatorio. Ma questa volta le loro carezze erano mirate, le loro dita si soffermavano a titillare, ad accarezzare, con perizia, con dolcezza. Janine sentiva le dita passarle sui seni, tirarle i capezzoli, mentre altre dita le salivano all’attaccatura delle cosce, si insinuavano tra le sue gambe, le allargavano, facendo penetrare l’olio fin dentro la fessura, seguendola fino all’ano, entrando anche lì, morbide, decise. Janine cominciò a provare fitte di piacere, lampi di fuoco e cercò di sottrarsi ma le dita erano tante, in movimento perfetto, la coprivano tutta senza lasciarla scampo. Quando fu quasi sul punto di gridare, furono lingue calde a passarle per il corpo, a succhiarle gli umori che scendevano copiosi dalla vagina bollente, ad insinuarsi nell’ano, nella sua bocca. Janine mugolava piano, incapace di raggiungere l’apice dell’orgasmo ma tremante e vibrante al massimo, fino a che Lena le infilò le dita nella fessura e spinse, e Janka faceva uguale nell’ano e Diska le succhiava i capezzoli fino a farli diventare lunghi e duri. Janine si arcuò in avanti e indietro, urlando, il piacere che la percorreva come una lava rovente, che le scoppiava nel cervello, che la lasciava esausta e tremante come un ammasso di gelatina. Rimasero allacciate, quattro corpi nudi di donna in preda all’orgasmo e Leon si sentì scoppiare, così salì con loro e si prese Janine, scostando le mani di Lena dalla sua vagina e infilandoci il suo



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